A comprovare l’importanza attribuita sin dall’antichità all’ulivo e all’olio, miti e leggende sono fioriti ovunque a profusione, facendoli diventare simboli di pace, fecondità, giustizia, sapienza, forza, purificazione.
Secondo una antica leggenda greca l’albero dell’ulivo è nato per volontà di Atena, la figlia di Giove, mentre Aristeo, un semidio nomade, figlio di Apollo e di Cirene, provvide a diffondere la cultura della pianta in tutto il bacino del Mediterraneo. Invece, secondo gli ebrei la pianta sarebbe nata in Israele; una vecchia leggenda ebraica narra che quando morì Abramo gli trovarono tra le labbra tre semi, dai quali poi nacquero il cedro, il cipresso e l’ulivo; e non a caso ad annunciare a Noè la fine del diluvio universale fu una colomba con un rametto d’ulivo nel becco.
Questa pianta ed il suo olio hanno sempre goduto prestigio anche presso i Cristiani. Altrettanto sacra è considerata dall’Islam: il Corano la valuta, infatti, albero centrale, simbolo dell’uomo universale, del Profeta.
L’Oliva Nocellara del Belice, nota anche come Oliva di Castelvetrano, è un’oliva di forma tondeggiante e colore verde intenso, la polpa morbida e densa le conferisce un sapore fruttato e molto delicato.
La sua coltivazione si estende in tutta la Valle del Belice tra Castelvetrano, Campobello di Mazara, Partanna, Santa Ninfa, Salaparuta, Poggioreale e Gibellina, nel trapanese, costeggiato dal Lago Trinità e dai templi di Selinunte che proteggono le coltivazioni da più di 2600 anni. La brezza marina del Mediterraneo promuove la crescita di una pianta con crescita vigorosa ed un oliva robusta.
Da tradizione, l’Oliva Nocellara viene raccolta manualmente, poiché, specialmente per le olive da mensa queste non devono essere maltrattate per garantirne la massima qualità.
È l’unico prodotto in Europa ad avere due DOP per la stessa varietà: “Valle del Belìce” per l’olio (GUCE L. 273 del 21.08.04) e “Nocellara del Belìce” per l’oliva da mensa (GUCE L. 15 del 21.01.98).
Proprietà Alimentari
Quest’oliva siciliana da tavola è particolarmente ricca di fibra dietetica ad alta digeribilità, che contribuisce in modo rilevante a regolarizzare il funzionamento dell’apparato digerente e a prevenire l’insorgere di malattie. Questo aiuta inoltre a contrastare l’invecchiamento cellulare, perché contiene sovrabbondanza di polifenoli: sostanze con elevate proprietà antiossidanti.
L’Oliva Nocellara del Belice garantisce un buon apporto di minerali, in percentuali addirittura superiori a quelle di molte verdure. In particolare, il quantitativo di calcio e magnesio nell’oliva da tavola è paragonabile a quello del latte materno.
Cenni storici
L’olivicoltura della Valle del Belice ha una lunghissima tradizione, specie per le olive da mensa: infatti questa coltura è riuscita ad affermarsi quasi spontaneamente sia per le idonee caratteristiche ambientali che per i requisiti merceologici pregevoli dell’unica cultivar rappresentata in maniera così preponderante.
Ereditata dai Greci, dal 1600 l’olivicoltura è stata per la Valle del Belice, se non la sola ed esclusiva risorsa economica, indubbiamente la più importante nell’ordinamento culturale della zona.
Nel corso degli ultimi due secoli si è scoperta la duplice attitudine della cultivar Nocellara del Belice e di conseguenza le produzioni olivicole si sono diversificate in olive da mensa ed olio extravergine.
Olio extravergine di oliva Nocellara del Belice
Le caratteristiche organolettiche tipiche di quest’olio extravergine di oliva sono: colore verde intenso, profumo di fruttato d’oliva appena raccolta, tono erbaceo, sentori di pomodoro e carciofo, retrogusto di mandorla con sensazioni di amaro e piccante. Acidità massima dello 0,70% e una densità di valore medio.
Curiosità riguardanti l’Olio Nocellara del Belice
Ottimo per le fritture, perché il suo punto di fumo è di 140-180° e può raggiungere i 280° senza bruciare grazie alla sua bassa acidità, nessun altro grasso può resistere a temperature così elevate e a differenza di altri oli o grassi per frittura, dopo il primo uso, può essere conservato ed adoperato per molte altre volte.