Oggi le moderne cantine sono fornite di macchine chiamate sgrondatori meccanici; in esse arriva l’uva pigiata e fuoriesce la restante parte del “mosto fiore“, dalle vinacce ancora umide e ricche di mosto. La vinaccia che esce dallo sgrondatore può passare poi ai torchi continui e ai torchi idraulici.
L’operazione di sgrondatura con le macchine di Guarnotta consente di ottenere in modo continuo oltre il 60 – 70% di mosto fiore.
Affinché gli sgrondatori diano il massimo rendimento è importante che la loro alimentazione avvenga con uve pigiate in presenza dei raspi; questi, infatti, aiutano la separazione del mosto dalla parte solida con azione di drenaggio.
La pressatura può essere effettuata su vinacce non fermentate, su vinacce fermentate e sull’uva.
La torchiatura è l’operazione che mira a sottrarre alle vinacce la maggior parte del mosto e del vino che esse contengono; nel caso di vinacce fermentate l’operazione deve essere effettuata immediatamente dopo la svinatura, in quanto ci troviamo di fronte ad una materia facilmente soggetta ad acidificazione.
Si deduce quindi un notevole risparmio di costose manutenzioni negli anni a venire e l’ottenimento di un prodotto di alta qualità.