L’acciaio inossidabile è impiegato in maniera diffusa nell’industria alimentare. Questo materiale, infatti, resiste alla corrosione causata da molti cibi e bevande. Fondamentale è il fatto che il prodotto non viene in alcun modo “contaminato” dall’acciaio inox, evitando sia alterazioni di sapore che colorazione di cibi e bibite. Oltre a questo fattore determinante, l’acciaio inox è un materiale che si pulisce con estrema facilità, assicurando l’igiene durante la lavorazione degli alimenti in generale.
Gli acciai inossidabili che normalmente vengono utilizzati nel settore alimentare sono in maggioranza:
- AISI 304
- AISI 316
Il primo (AISI 304) è il più utilizzato, anche se può sviluppare una certa vaiolatura; mentre il secondo (AISI 316) è un acciaio inossidabile austenitico ad elevato tenore di cromo e nichel. Questo ha un’alta resistenza alla corrosione in ambiente salino, infatti, trova utilizzo in casi particolari. Inoltre, come quasi tutti i metalli, ha un intervallo di temperatura di utilizzo molto superiore a quanto richiesto dalla preparazione dei cibi. Questo tipo di acciaio è particolarmente adatto al contatto con gli alimenti, poiché ha un’elevata resistenza agli acidi, alle basi e ai cloruri, come il sale.
Ma, a prescindere dalla lega utilizzata, risulta importante utilizzare una finitura a bassa rugosità (come quella ottenuta per lucidatura o elettropulitura). Inoltre, rimuovere le microasperità, riduce il rischio di fessurazione e di corrosione e facilita la pulizia.
Cosa dice la Legge?
Secondo il “Decreto 12 dicembre 2007, n.269 per la produzione di materiali a contatto alimentare”, è vietato mettere in commercio e utilizzare materiali (piombo o rivestimento al piombo, zinco, stagno o leghe composte da più del 10% di piombo) destinati a venire a contatto con sostanze alimentari o con acqua destinata al consumo umano. L’acciaio inossidabile, invece, grazie alle sue eccezionali proprietà che lo caratterizzano, lo rendono perfetto per un’ampia varietà di utilizzi legati agli alimenti e alle bevande.